LAVORI IN CARTONGESSO: DI COSA SI TRATTA?

S.I.S. Edilizia impiega nelle sue opere edili materiali di alta qualità, tra cui il cartongesso.
Si tratta di uno dei materiali più usati nel settore edile per via delle sue particolari qualità:
• si applica rapidamente;
• è un ottimo isolante termoacustico;
• è un materiale ignifugo;
• è idrorepellente.

Il materiale utilizzato si estrae dalle cave e viene sottoposto ad un processo di frantumazione, macinazione e pulizia presso gli impianti di trattamento, mentre nei forni viene disidratato e cotto a 160 °C. Inoltre, viene sottoposto al raffreddamento che stabilizza il prodotto; alla macinazione che riduce la granulometria ai valori necessari per l’utilizzo specifico che se ne deve fare e all’additivazione per modificarne le qualità fisiche.
Esistono molti pannelli, con caratteristiche differenti, realizzati in cartongesso e sfruttati per la costruzione di pareti e controsoffitti. Lo spessore del cartongesso può variare a seconda delle necessità e degli usi che se ne fanno: in Italia i pannelli più utilizzati per realizzare lavori in cartongesso sono quelli spessi mezzo pollice.
– Se si devono realizzare pareti in cartongesso, lo spessore è di circa 8-10 cm; pareti del genere sono formate da due lastre esterne di cartongesso e un’intercapedine piena di materiale fonoassorbente o isolante.
– Se si devono realizzare una controparete o un controsoffitto in cartongesso, lo spessore è di circa 1-2 cm.

LAVORI IN CARTONGESSO: UN PO’ DI STORIA

Il gesso minerale è molto diffuso e si trova con maggior facilità rispetto ad altri materiali adatti all’edilizia. Per questo motivo è stato sfruttato fin dalle prime realizzazioni di opere architettoniche. Babilonesi, Caldei ed Egizi (si sono trovate tracce dell’uso del gesso persino nella piramide di Cheope e nella Sfinge) già usavano il gesso per le loro costruzioni. Attualmente l’uso del gesso si è diffuso nel settore delle decorazioni oppure come intonaco, legante e blocco monolitico.
È negli Stati Uniti che, attorno al XIX secolo, comparvero nell’edilizia le prime lastre omogenee in gesso, poco spesse e associate a strati di cartone di armatura. Il prodotto da allora si è molto evoluto. In Europa il cartongesso è stato introdotto nel corso della prima guerra mondiale nei Paesi del Nord mentre in Italia si è affermato verso il 1960.
Da quando si è compresa la grande versatilità di questo materiale, viene utilizzato abitualmente per realizzare:
– pareti in cartongesso
– soffitti in cartongesso
– cabine armadio in cartongesso
– librerie in cartongesso

IL MONTAGGIO DEI LAVORI IN CARTONGESSO

Nel caso in cui si voglia realizzare una contro parete termoisolante in cartongesso, laddove i muri perimetrali non siano sufficientemente isolanti, si ricorre a delle lastre coibentate composte da cartongesso abbinato ad altri materiali isolanti, dette “pannelli accoppiati”. Dopo aver sottoposto la parete ad un trattamento specifico, i nostri operai provvedono ad incollare le lastre, oppure le montano su un telaio metallico contenente il materiale coibentante come lana di roccia o di vetro, polistirene o poliuretano espanso oppure sughero. Si realizzano in questo modo delle pareti in cartongesso cosiddette “cappotti isolanti”.
Si possono anche sfruttare le proprietà fonoisolanti e fonoassorbenti del cartongesso ovvero la capacità di ridurre l’intensità e l’energia sonora proveniente da ambienti attigui e sovrastanti.
I materiali per pareti e controsoffitti in cartongesso a scopo di isolamento acustico sono gli stessi impiegati per l’isolamento termico e si procede montandoli all’interno dell’ambiente interessato.
Può essere necessario montare anche una parete o un controsoffitto in cartongesso realizzati con particolari lastre ignifughe (che oltre al gesso contengono vermiculite, fibre di vetro e perlite) che rispondano ai parametri REI